Con il costo delle bollette energetiche che continua a salire e i punti interrogativi sull’impatto ambientale a lungo termine dei combustibili fossili, i leader del settore energetico sono alla ricerca di soluzioni di riscaldamento che forniscano ai proprietari di case tecnologie all’avanguardia.
Di conseguenza, la futura tecnologia del riscaldamento domestico potrebbe apparire molto diversa tra 20 o 30 anni. L’obiettivo finale è raggiungere le emissioni zero.
Ma se fino ad oggi la tendenza generale puntava verso il metano, oggi si stanno aprendo altre strade che porterebbero all’obiettivo di zero emissioni.
Nonostante le offerte gas, rilanciate anche dai comparatori di tariffe, siano numerose, sembra che il futuro non appartenga al metano, per lo meno nell’ambito domestico.
Ma allora qual è il futuro del riscaldamento domestico? Tutto punta ancora una volta su un futuro elettrico.
Il futuro del riscaldamento nelle case
Ancora oggi sono milioni le famiglie che utilizzano combustibili fossili sia per l’acqua che per riscaldare le case, che in Italia sfiorano il 100%. Ma proprio qui il metano ha assunto una grande importanza anche in altri ambiti della vita quotidiana, per aziende e privati, a partire dal Novecento. Infatti, secondo le stime il gas naturale viene utilizzato in Italia sia come combustibile che come carburante, per usi civili (41%) e per usi industriali e termoelettrici (55%).
Oggi si sta cambiando direzione e si sta puntando alle fonti di energia elettrica rinnovabile sostituendo quelle fossili.
Ma l’eliminazione dell’utilizzo diretto di combustibili fossili negli edifici porterà a rendere obsoleta la maggior parte del sistema di distribuzione del gas, così come i suoi costi e i problemi di sicurezza.
Si punta, inoltre, ad una grande diffusione delle pompe di calore ad alta efficienza che riescono a soddisfare il fabbisogno energetico della maggior parte degli edifici con energia green.
Ancora oggi le pompe di calore ad alta efficienza e i dispositivi elettrici efficienti sono ancora poco diffusi, e le case necessitano di adeguarsi alla potenza elettrica.
Le nuove tendenze del riscaldamento domestico
L’introduzione alla ferrovia elettrificata, lo sviluppo delle auto elettriche e più comunemente applicabili nel settore del riscaldamento – Energie rinnovabili – Solare, Pompe di calore ecc. sono tutti buoni indicatori del tentativo di trovare soluzioni al problema del carbonio.
Tutti questi elementi non sono nuove tecnologie; si sono evoluti nell’ultimo decennio in preparazione a questo momento. Ma ad oggi, per quanto possiamo vedere, ci sono tre grandi tendenze per la decarbonizzazione dei nostri sistemi di riscaldamento. Questi sono: pompe di calore, reti di calore, ovvero sistemi centralizzati commerciali, e le caldaie a idrogeno, oltre alle caldaie elettriche.
La pompa di calore funziona assorbendo il calore dall’aria (o dal suolo) e comprimendolo con un gas refrigerante. Questa tecnologia si sta evolvendo rapidamente e i prodotti sul mercato ora sono efficienti e affidabili. Capace di riscaldare e raffreddare tutto l’anno, gli esperti stimano che le pompe di calore ridurranno i costi di riscaldamento di circa il 40%.
Invece, la rete di calore o più comunemente nota anche come sistema di teleriscaldamento sta prendendo la vecchia tecnologia per portarla sempre più in prima linea nella tecnologia moderna. I condomini avranno quindi un grande impianto di riscaldamento centralizzato per distribuire uniformemente il riscaldamento.
Un’altra strada percorribile è quella del riscaldamento solare. Si sostiene che i pannelli solari siano il sistema di riscaldamento più efficiente dal punto di vista energetico e che non abbia un impatto sull’ambiente. Tuttavia, la giuria è ancora fuori dalle prospettive a lungo termine di paesaggi urbani che indossano un mare blu attaccato ai tetti delle famiglie. Uno dei punti a sfavore di tale tecnologia è rappresentato dalla spesa iniziale per l’installazione di pannelli solari ancora molto elevata.
L’obiettivo però è ben chiaro: arrivare al 2050 con zero emissioni per il riscaldamento.