Alcuni ce li hanno, altri no. A volte spuntano, altre stanno rintanati nelle gengive. I denti del giudizio sono gli elementi più misteriosi della nostra bocca. Molte persone non sanno neanche di averli, mentre altre sperimentano un dolore così forte che sono costrette a rimuoverli.
Ma cosa sono i denti del giudizio?
I denti del giudizio, noti anche come terzi molari, sono i denti permanenti situati nella parte posteriore delle arcate dentali. Prendono il nome “denti del giudizio” perché erano tradizionalmente considerati come i denti che erano “maturi” e “saggi” quando spuntavano nella bocca, di solito intorno ai 17-25 anni, l’età in cui si presume che una persona raggiunga la maturità.
Evolutivamente, non servono più a nulla
Mentre molte persone sviluppano i denti del giudizio, c’è una percentuale significativa (circa il 35%) che non li sviluppa mai.
Nell’antichità, quando le abitudini alimentari e le dimensioni delle mandibole umane erano diverse rispetto a oggi, i denti del giudizio svolgevano un ruolo importante nel processo di masticazione. Un tempo si consumavano cibi più duri e fibrosi, come radici, carne cruda e altri alimenti che richiedevano una maggiore forza di masticazione. I denti del giudizio, essendo gli ultimi a spuntare, erano utili per masticare e triturare questi cibi più duri.
Oggi, la nostra alimentazione è cambiata: possiamo cuocere gli alimenti e renderli più morbidi, usare strumenti per tagliare e strappare, eliminare gusci e bucce, cose che un tempo non si potevano fare. Inoltre, il processo di evoluzione ha portato a mandibole più piccole negli esseri umani moderni.
Tutto questo ha ridotto la necessità di avere denti del giudizio completamente funzionali per la masticazione.
Perché i denti del giudizio provocano dolore?
Abbiamo detto che la bocca degli esseri umani è diventata sempre più piccola con il tempo. Ciò significa che i denti del giudizio, ormai divenuti inutili, non hanno abbastanza spazio per crescere.
Questo spazio insufficiente può causare un’impattazione dei denti, cioè il loro blocco parziale o totale all’interno delle ossa mascellari. L’impattazione può provocare dolore, infiammazione delle gengive e talvolta infezioni.
In alcuni casi, i denti del giudizio possono emergere solo parzialmente, lasciando una parte della corona dentale esposta e una parte ancora nascosta sotto la gengiva. Anche in questo caso, la condizione del dente del giudizio può favorire l’accumulo di batteri e cibo intorno al dente parzialmente erompente, causando irritazione, infiammazione e dolore. Spesso si formano dei veri e propri ascessi, sacche di pus nella zona circostante al dente.
Inoltre, poiché i denti del giudizio sono gli ultimi a emergere, potrebbero non essere allineati correttamente con gli altri denti, causando problemi di occlusione o morsa.
Estrazione dei denti del giudizio
Se i denti del giudizio causano problemi o rischiano di causarli in futuro, l’estrazione può essere raccomandata. Attenzione però: non sempre è semplice come nel caso di altri denti. Infatti, in alcuni soggetti, il dente del giudizio può crescere…in orizzontale.
In questi casi, in cui il dente non è emerso e, anzi, colpisce gli altri molari, potrebbe essere necessario rimuovere parte dell’osso circostante o dividerlo in sezioni più piccole per facilitare l’estrazione.
L’operazione, a prescindere da quanto sia complessa, si svolge sempre in anestesia locale e richiede dei tempi di recupero più o meno brevi, da pochi giorni fino a due settimane. Inizialmente il dolore può essere molto forte, ma si attenua con il passare del tempo.
Come dental family ci insegna, se percepisci la crescita di un dente del giudizio o provi dolore, recati subito dal dentista per una visita odontoiatrica. Ti sarà richiesto di effettuare una panoramica per comprendere le condizioni del dente e come crescerà. Se il medico lo ritiene necessario, è bene passare all’estrazione, in modo da non provare più fastidi e complicazioni.